Da pochi giorni è in circuitazione “XYZ”, il nuovo Ep di Flaminia, figlia di una famiglia di musicisti inizia giovanissima ad esibirsi in pubblico e nel 2018, tra Nashville e New York, comincia a scrivere e produrre i suoi primi brani in lingua inglese; ne scaturisce “Lotus”, il suo primo progetto discografico datato 2020; l’anno successivo, con “Amore o veleno” inizia la pubblicazione di una serie di singoli in italiano, sino ad approdare alla realizzazione di questo nuovo Ep.
Si tratta di quattro tracce, una sorta di percorso contro lo spazio e contro il tempo in una realtà parallela. S’inizia con “Voglio un fiore” e va subito detto che la dimensione elettronica, nella quale Flaminia si riconosce, almeno in buona parte della sua musica, normalmente rischia di essere pervasa da una certa freddezza; in questo caso però, la struttura del brano e la voce ferma e calda di Flamina attenuano questo effetto, rendendo tutto più morbido. Dal punto di vista testuale è pochissima cosa, ma scorre piacevolmente. “Foresta” si propone con un’atmosfera rarefatta per poi distendersi in un cammino più dinamico, il brano però non decolla rimanendo fermo ad una sua uniformità che non dà sussulti. In “Altalene” si può comunque apprezzare quanto gli effetti elettronici non prendano mai il sopravvento, confermando un equilibrio musicale già apprezzato; Flaminia a tratti ricorda Madame. E si chiude con “Piramie di fango” in cui la voce emerge con maggiore determinazione e le potenzialità sono certamente promettenti; il brano è in linea con il resto del progetto, buoni gli arrangiamenti. Questo Ep, tutto sommato piacevole, scorre via veloce; certo, non vi sono spunti o brani che facciano balzare dalla sedia, ma Flaminia ciò che fa lo fa bene, senza cedimenti, con giusta determinaziome.