E’ quello di Valeria Caucino, “At the Break of Dawn”, ad oggi, il cd più importante lungo il suo percorso artistico. Importante perchè è l’album della maturità, un progetto scaturito da tutto il vissuto nella poesia prima, nella musica poi, in entrambe le dimensioni successivamente per poi approdare ad altri scenari, lungo il cammino della tradizione celtica, sulle strade della piovosa Irlanda sino ad approdare, in tempi più recenti, all’approccio con la musica di Joan Baez, una delle più grandi folksinger di ogni tempo.
E che si tratti di un progetto importante lo si evince anche leggendo il lungo elenco dei musicisti che hanno affiancato Valeria in questo percorso, tutti con esperienze da solisti e consolidati consensi. Undici tracce (dieci in lingua inglese), non tutte indimenticabili, ma con alcune escursioni su vette musicalmente molto interessanti. Il brano che apre il progetto s’intitola “The beating of life” ed è la versione in lingua inglese di “Senza limiti”, l’unica canzone in versione italiana contenuta nel cd, seconda classificata alla 16a edizione di Biella Festival Autori e Cantautori. Pulitissimi i suoni della chitarra, nel primo come nel secondo brano, “Ove the pain” che introduce meglio nelle atmosfere sognanti che caratterizzano spesso i brani di Valeria Caucino. Con il passare delle canzoni, cresce anche il livello degli arrangiamenti ed il terzo brano, “Another footprint in the sand”, ne è la testimonianza. “A pillow full of teard”, è un bellissimo brano che pone in risalto il violino di Dario Retegno, mentre “As i roved out” pare il passo cadenzato di una marcia senza fine, piacevoli le atmosfere di “You’Re the one” mentre “Now” è forse la canzone più bella dell’intera raccolta (ancora in evidenza il violino di Retegno). Si passa poi attraverso due brani accurati, ma non eccezionali ( (“Evil thoughts” e “The river”) per approdare ad un altro piccolo gioiello, “Flyng from Ireland”, non tanto per la struttura del brano in sé, quanto per gli arrangiamenti estremamente “centrati” (pensiamo al flauto di Sandro Marinoni). E, per finire, come detto in apertura, “Senza limiti”, versione italiana di “The beating of life”. Valeria Caucino è coautrice di sei dei dieci brani (di “A pillow full of tears” è unica autrice); con lei hanno collaborato alla scrittura Roberto Brasolin, Enrico Carta, Fabio Lamanna, Mauro Montobbio e Nicola Boschetti.