Ha deciso di valorizzare in particolar modo la forza della musica, piena ed intensa, Uross, nel realizzare il suo nuovo cd “L’amore è un precario”, prodotto ed arrangiato dallo stesso artista in collaborazione con Andrea Brunetti. Dimensione assolutamente rock, fatta di note ruvide e vigorose, tanto da penalizzare a tratti testi e voce, cadendo quindi in quell’errore sempre più ricorrente in questi ultimi anni, che porta molti artisti e rock band a velare a tratti il cantato con sovrapposizioni di note troppo aggressive. Ciò non impedisce comunque di cogliere il buono che emerge da brani come “Chiedi alla polvere”, “Noir”, “Lontano” o l’omaggio a Rino Gaetano in “Il cielo è sempre più blu” ove il testo è quello dell’artista scomparso e la musica è di Uross. L’ascolto complessivo dell’album, alla fine, lascia una sensazione positiva pur con alcuni cedimenti che si ravvisano in brani meno riusciti. Ottimi i musicisti che hanno collaborato alla realizzazione del progetto (lo stesso Uross, oltre alla propria voce, ci mette chitarre acustiche ed elettriche, guitalele, armonica, kazoo, tamburelli ed altro). Gente che il rock lo fa con convinzione e lo fa bene, tanto da lasciar pensare che alcuni brani semplicemente suonati avrebbero potuto risultare più convincenti.