“UOMINI, SENTIERI & ROUTINE”, IL SECONDO ALBUM DEI MALISANGU

“Uomini, sentieri & routine” è il titolo del nuovo album (il secondo dopo “Riflesso nell’Ombra” pubblicato nel 2019) dei Malisangu, una formazione costituitasi nel 2018 e formata da cinque elementi. Il nuovo progetto è caratterizzato da sei tracce e ad un primo ascolto suscita qualche perplessità, ma anche sensazioni positive.

La perplessità scaturisce dalla notevole diversità di generi che viene proposta in questi sei brani, in special modo ripensando al brano di apertura, “Mal Mediterraneo”, che è un rock abbastanza deciso e che pare, proseguendo nell’ascolto, provenire da un’altra band tanto evidente è il distacco rispetto ai brani che seguono. In genere ciò accade quando un artista o una band vogliono rivolgersi a fruitori di diversa formazione musicale e, quindi, di diverso gusto. In realtà questo primo brano non pare troppo promettente ma, subito dopo, ci si imbatte in “Sarà che”, un cantautoral-melodico molto più convincente e che rispecchia un genere probabilmente più nelle corde della band. Un gradino sotto collocherei “Semplice” che è comuque sostenuto da un buon arrangiamento. E qui, apro subito una parentesi sulla parte strumentale della band che riesce ad essere convincente anche laddove il brano di per sè non appare eccelso; gente che sa suonare insomma e che sa arrangiare, con il valore aggiunto di un violino che in alcuni passaggi diventa determinante e che comunque riesce in qualche modo a caratterizzare la cifra artistica del gruppo. Il brano che preferisco è comunque “Questione di coscienza” che pone in risalto, seppure in modo più soft, la vena rock del gruppo con atmosfere più melodiche. Apertamente cantautorale è “Lulù”, appena uscito anche in un singolo mentre “Sospesi” è il secondo pezzo a mio avviso “salvato” in buona parte dagli arrangiamenti e quindi dalla cornice musicale nella quale si esprime. Dal punto di vista vocale la band non è male, collocandosi su standard non eccezionali, ma comunue ben in sintonia con la parte strumntale. “Uomini, sentieri & routine” è insomma un disco piacevole da ascoltare, senza iperboli ma, nel contempo, anche senza cali di tensione il che non è così scontato nei contenuto di un intero album.

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