E’ appena uscito “Sabbia”, il debut Ep di Massimo Palmiro, originario di Pavia, batterista e turnista con ottime credenziali, vincitore nel 2014 del primo premio al Percfest-Memorial Naco; vanta collaborazioni interessanti e, sempre come batterista, ha calcato palcoscenici di prima fascia come quelli di Umbria Jazz e Sanremo Rock.
Dal 2021 ha deciso di intraprendere un percorso nuovo come cantante, ma anche autore di musica e testi, arrangiatore e produttore per approdare alla realizzazione di questo Ep. Si tratta di quattro tracce che pongono in risalto una indiscussa professionalità ed un mestiere acquisito in anni di musica. Ma il lavoro convince a metà. Indubbiamente buone un paio di tracce (in particolare “Mi annoio subito” caratterizzata anche da un ottimo arrangiamento e “Labirinti”) meno convincenti risultano gli atri due brani. La voce di Massimo Palmiro, spesso quasi sussurrata, risulta certamente particolare e anche dal punto di vista testuale le canzoni non sono male, si perde però presto la fruibilità, certamente ottima nel primo brano e buona nel secondo, mostra cedimenti in “Quante volte” che risulta essere un brano un po’ monotono. Come detto, gli arrangiamenti sono accurati, ma nell’insieme questo progetto non lascia solchi profondi e, alla fine, dà l’impressione di mancare di quel guizzo di personalità che potrebbe farlo decollare. Vale l’ascolto, ma difficilmente ci si sente indotti ad un riascolto.