Se la musica si potesse gustare e odorare come un piatto, senz’altro questo “Sahira” – concepito da Giulia Tripoti e Claudio Merico, con l’ausilio di numerosi musicisti italiani ed internazionali in un progetto denominato Karkum Project – porterebbe sentori di spezie e profumi esotici, di vento e sabbia di terre lontane, intossicante di fiori dolci, frutti ed erbe essiccate, di calore torrido e di passioni femminili.
Siamo molto lontani dalle atmosfere quiete del clima temperato, dalle intenzioni e dai gesti calcolati, “moderni e avanzati” della cultura anglosassone. E’ un altro mondo. Il nome “Sahira” in arabo significa “Primavera eterna”. Può simboleggiare la Terra, la Luna, la rinascita, che racchiude in sé tutte le qualità femminili, genera e sostiene la vita, come una madre. La Madre Terra. In questo lavoro, il Mediterraneo e il sud del mondo urlano e cantano, mormorano e piangono, suggeriscono, maledicono e perdonano, accolgono e si ribellano, tutto con voci di donna e lingue diverse, talora remote (Italiano, Dialetti regionali italiani, Spagnolo, Kurdo, Arabo, Morì, Romanì, Ladino, Bulgaro e Hindi) recando levità e sorrisi, ma spesso anche la fatica e il dolore del vivere. In particolare del vivere femminile: ogni brano porta un nome di donna, narra un pezzo di vita, una storia. Vicende, intrecci e sentimenti forti. Si mescolano, come i profumi e le essenze, gli odori e le sensazioni. Miti e leggende, come luccicanti frammenti di specchio, ricordi e sentimenti, frammenti di esistenze presenti e passate. La levatura musicale del lavoro è pregevole, valorizzata da un’altissima qualità di registrazione, che rende l’ascolto di una nitidezza cristallina. Letteralmente è musica che permette di “vedere i colori” con l’udito. Davvero una grande esperienza multi-sensoriale. Sorprendente e di grande impatto, anche emotivo.
I musicisti coinvolti nel progetto sono: Claudio Merico – viella, violino, archi, symphonia, oud turco, oud arabo, violino indiano, sarod, dilruba, ogur sazi, mandolino, elettronica; Giulia Tripoti – voci, flauti, saz, cumbushsaz, chitarra, symphonia, percussioni, ogur sazi, elettronica. Ospiti: Francesca Turchetti (Spagna) – chitarra flamenca; Milena Jeliazkova (Bulgaria) – cori bulgari; Manish Madankar (India) – tabla; Ousman Coulibalì GRIOT (Burkina Faso) – kora, voce moorì; Esharef Alì Mahagag (Libia) – voce araba; Mubin Dunen (Kurdistan – Turchia) – santur, ney, duduk, voce curda; Lucio Graziano (Italia) – tamà; Mixato e masterizzato da Giulia Tripoti e Giancarlo Grevi.