“SABRINA SUL PETROLIO”, IL GRANDE ALBUM DI CLAUDIA CANTISANI

Ogni volta che ascolto Claudia Cantisani (ed è già accaduto più volte), mi chiedo come mai non sia ancora approdata ai grandi appuntamenti televisivi o non compaia sui social tra i persoaggi più gettonati. E riesco anche a darmi una risposta: Claudia, da anni, ha scelto di fare una musica che non è fuori tempo, ma è semplicemente senza tempo. A cavallo tra jazz e swing, i suoi brani mi ricordano in alcuni casi il Fred Buscaglione dei tempi d’oro ma, soprattutto, la raffinatezza vocale ed interpretativa di Caterina Valente o la sensualità di Jula De Palma (entrambe grandi interpreti tra gli anni ’50 e ’60, tuttora viventi, ultranovantenni).

Claudia Cantisani, nel suo nuovo album, “Sabrina sul petrolio” propone dieci tracce (quattro delle quali già proposte in precedenti lavori) che la rappresentano al meglio. Lo fa avvalendosi della collaborazione di musicisti di primissima fascia, che assecodano ed impreziosiscono le sue interpretazioni senza sbavature, testimonianze di un talento raro e di una tecnica vocale di grande spessore. E lo fa permettendosi anche “ospitate” di persoaggi come Alessandro Haber, Andrea Agresti e Sergio Caputo. Il disco si apre con “L’affare di famiglia” (brano già uscito come singolo nel 2021), un testo divertente, sonorità molto jazzate e sin da subito l’imprintig della voce di Claudia e di chi l’accompagna. Il secondo brano è quello che dà il titolo all’intero progetto ed è un bell’intrecciarsi di voci tra quella di Haber e quella della Cantisani, ruvido lui, leggiadra lei il tutto coronato da ottimi arrangiamenti. “Quel gusto maledetto” è un brano soft, intimista ed anche qui, un arrangiamento sontuoso. In “Blu elettrico” il dialogo della voce con il clarinetto di Moreno Falciani ed il finale affidato alla chitarra di Sergio Caputo (che è anche autore della canzone) sono uno straordinario esempio di grande musica. “La storia di Egidio” è un brano che più di altri riporta ala memoria le figure, i personaggi, cantati dal grande Buscaglione. “Fredaster” è una canzone spigliata già uscita su video tre annu fa, divertente, molto orchestrata e magistralmente interpretata da Claudia Cantisani, questa volta con la partecipazione di Andrea Agresti. “Un paradiso del jazz” e la sucessiva “Via vai” sono due canzoni già contenute nell’album “Non inizia bene neanche questo week end” del 2018, bella ma un po’ scontata la prima, atmosfere soffuse e note trascinate nella seconda. “Fragole e rum” è un buon brano (testo di Egidio Lofrano), ben interpretato, ma che non incanta. Incanta eccome invece la canzone che chiude il cd, ” E sarà musica”, che Claudia Cantisani interpreta facendo ricordare alcune grandi esecuzioni di Mina con l’inserimento dell’ottimo sax soprano di Felice Clemente. Un finale davvero bellissimo a coronamento di uno straordinario lavoro. Una citazione particolare la merita Felice Del Vecchio, coautore con Claudia dei testi di otto delle dieci canzoni contenute nel cd, autore delle musiche e degli eccellenti arrangiamenti che rappresentano un elemento decisivo per la riuscita del progetto. Un album che chi davvero ama la musica, al di là dei generi e delle mode, non dovrebbe perdersi.

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