Si chiamano Riva e sono tre ragazzi napoletani. Riva in omaggio al grande calciatore Gigi Riva ed alla sua scelta di vita che lo portò a rifiutare offerte faraoniche da grandi club per non dover lasciare Cagliari. Hanno da pochi giorni presentato il loro primo Ep intitolato “Buona fortuna così”, sei tracce che fondono alcuni echi propri della canzone d’autore a soluzioni elettroniche che le proiettano nella dimensione più attuale.
S’inizia con “Crystal Ball” (va detto che tutti i titoli delle sei canzoni sono assolutamente avulsi dai contenuti dei brani stessi), una canzone di buon andamento pur se non originalissima, tanto che a tratti ricorda qualcosa di già ascoltato; la voce e la musica però sono nitide ed il ritornello, pur se banaluccio, è fruibilissimo. “Ossa” mette in rilievo una certa ricercatezza nel testo, ma a pagare pegno è la linea melodica, meno convincente del brano precedente. Con “Falene” si torna ad un giro di note che cattura con maggiore immediatezza, un buon pezzo che scorre via senza lasciare troppe tracce. “Acquario” è un buon brano e la musica qui acquista una pienezza diversa, più attraente; non male anche il testo. “Hit Manie” è una canzoncina più leggera con un piacevole giro di note e quindi una fruibilità più facile prima di arrivare a “Velluto” che è forse il brano migliore, molto bello il testo ben incorniciato da un arrangiamento adeguato e con una chiosa che riesce quasi ad intenerire. Ripercorrendo i sei brani di questo Ep, va detto che la scelta di non avventurarsi in un album probabilmente è vincente. Già in questi sei brani, a tratti, si rileva un’interpretazione un po’ monocorde, accettabile proprio perché non estesa nell’impegnativo spazio di un progetto più ampio. “Buona fortuna così” è un discreto Ep, senza iperboli, senza nulla che induca ad un ripetuto riascolto, ma anche senza cedimenti troppo fragorosi. Piacevole nell’insieme, potrebbe essere l’incoraggiante premessa verso un percorso artistico ancora tutto da scoprire.