“Quando guardi le stelle” è il titolo del nuovo album di Incubo, all’anagrafe Cristiano Tatti, un giovane che a soli sette anni ha colto la sua vocazione musicale senza abbandonarla mai. I suoi primi passi nel mondo dello spettacolo risalgono al 2020, ma poi la pandemia ferma tutto e lui, nei due anni che seguono, riesce a realizzare il suo primo album intitolato “Testa e cuore” pubblicato nel 2022; sono seguiti diversi concerti dal vivo mentre stava maturando la preparazione del secondo lavoro, appunto questo “Quando guardi le stelle” appena pubblicato.
Si tratta di otto tracce che sono anche otto storie; ovviamente storie d’amore vissute tra alti e bassi, senza mai risparmiare passioni ed emozioni. Ne è uscito un bell’album per svariate ragioni. Intanto non vi è un solo brano che si possa considerare rinunciabile; certo, “Quando guardi le stelle”, che dà il titolo all’intero progetto e poi “Maledetta gelosia” e “Come sembra” sono a mio avviso le cose più belle che ho ascoltato di questo disco, ma gli altri brani non accusano cedimenti particolari e va detto che la linea melodica risulta quasi sempre d’immediata e piacevole fruizione. La voce di Incubo è graffiante, non priva di qualche scoria adolescenziale, ma entra bene nel pezzo, è vagamente monocorde ma a quel punto a fare la differenza sono le canzoni, tutte caratterizzate da arrangiamenti adeguati e discreti ed anche i testi presentano a tratti alcune soluzioni sorprendenti e gradevoli. Incubo è la dimostrazione che si può ancora avere una dimensione cantautorale che sa far vivere stati d’animo ed immagini mai statiche. Unico piccolo neo, in un paio di brani a cominciare dal brano di apertura, “Emily”, una certa tendenza all’andamento cantilenante. E’ la ragione principale per la quale non ho inserito quella canzone ed alcune altre tra le mie preferite. Siamo comunque al cospetto di un cantautore giovane che dà prova di una certa maturità con un lavoro che già ne riflette una cifra artistica interessante.