Questo cd dei PensieroCroma, “Soglie”, non è una produzione recente, ma è una di quelle raccolte destinate a rimanere senza tempo perchè non insegue alcuna moda e perchè fa della ricercatezza musicale il suo primo requisito.(Il gruppo di Fabio Curetti diverrà poi InAcustico).
Lo si avverte sin dal primo brano, “Alta marea”, musicalmente subito pregnante, caratterizzato da un testo filosifico-intimista, con un recitato intenso e l’immediata presentazione di un sax (quello di Fabio Curetti, curatore del progetto nonché autore di tutti i brani eccezion fatta per “Immagina” scritto in collaborazione con Giuseppe Bonazzi) e di una chitarra (quella di Bonazzi) che introducono chi ascolta in un atmosfera che diverrà via via sempre più riconoscibile ed avvolgente. “Quante volte” è un brano con una linea melodica decisamente più fruibile e con un testo che più facilmente “arriva”; “Immagina” si apre con la voce di Cristina Aroni ed è uno di quei brani che qualcuno definirebbe “radiofonico”, senza però rinunciare ad un arrangiamento non scontato. “Dogmi” ha un testo curioso, è forse la prima canzone della storia che parla di finanza con una terminologia tanto esplicita (“…..e allora pensa a quello che sai: che il popolo è sovrano ma non deve spaventare i mercati mai mai, che il rendimento è certo e gli interessi sono bassi o sempre garantiti….”) ed in questo contesto si inserisce una ritmica pulsante. “La soglia” è forse il brano più riuscito dell’album, affidato alla voce di Cristina Aroni è una canzone intimista affidata alla voce femminile che ne ingentilisce il tratto ed al grande sax di Curetti con gli inserimenti della chitarra di Bonazzi. “E nell’ombra” desta invece qualche perplessità, si rivela un po’ come l’anello debole della catena, anche perchè qui Curetti, in un brano già strutturalmente più complesso, pone un testo che in taluni passaggi pare un trattato socio-psicologico (“…La causa soggiacente della condizione fisica è in diretta risonanza con lo squilibrio emozionale d’esteriore vita d’energia assorbente…”) decisamente un po’ sopra le righe. Ovviamente la parte più strettamente musicale non mette in discussione i quattro musicisti, ma nell’insieme, alla fine, il brano non convince. “Tutto ciò che sei” appare più incalzante e laddove il testo pare ancora di non immediata fruizione, ci pensano gli arrangiamenti a porre la musica su tutto. E si va a chiudere con “Io sono vivo!” che approda degnamente al capolinea di questa galoppata musicale con l’esortazione a vivere con più gioia e trasporto il proprio presente. Come sempre, quando ci si trova al cospetto di ottimi musicisti, è doverosa la citazione anche di coloro che sin qui non sono stati nominati: Simone Somovigo, al basso, tastiere ed arrangiamenti, Valter Bono alla batteria e percussioni con l’interimento di Andrea Foce al pianoforte in tre delle otto tracce contenute nel cd. Siamo al cospetto di un album nel quale la creatività di Curetti ha un ruolo fondamentale, ma il supporto degli altri musicisti va ben al di là del semplice “accompagnamento”. I PensieroCroma sono quattro solisti a tutti gli effetti ed i loro inserimenti lasciano sempre una traccia profonda. Un prodotto che certamente non insegue presupposti commerciali e che solo nei testi appare talvolta un po’ eccessivo ma, come si diceva in apertura, musicalmente non ha tempo.