Ed ecco, come talvolta accade, un cd di difficile recensione. Difficile, poiché risulta arduo scriverne bene. Ma per contro anche scriverne male. E’ il caso di “Fuga da scuola”, opera del cantautore sardo Dainocova (pseudonimo scelto da Nicola Porceddu per il suo progetto solista), nel quale non si trova nessun brano davvero “brutto” ma, allo stesso modo, nessuno che colpisca davvero.
Lascia un po’ perplessi la discontinuità nel livello qualitativo dei testi, che propongono a tratti intuizioni davvero azzeccate, ma che poche strofe dopo possono scadere nel prevedibile, o perdersi in ermetismi che, più che arditi, finiscono per essere poco comprensibili. Purtroppo anche le scelte musicali risultano spesso piuttosto piatte e banali, ricalcando con poca originalità stili e sonorità che sanno di già sentito. Se poi aggiungiamo qualche – seppur occasionale – incertezza nell’esecuzione vocale, e qua e là delle lievi sbavature nell’accostamento testo-musica, giungiamo alla conclusione che, per quanto non del tutto negativa, questa prova dell’autore possa essere definita non propriamente felice. Qualcosa di simile al talento forse c’è, ma necessiterebbe di un po’ più di intraprendenza, un po’ meno approssimazione ed una più meticolosa cura dei dettagli, poiché spesso sono proprio quelli a fare la differenza tra il dopolavorista ed il professionista.