Ugo Mazzei, cantautore siciliano, ci regala con “Adieu Shangri-La” un’opera meditativa, molto intensa, un pensiero alla realtà del mondo, vissuta per il tramite dei sogni di un uomo di mezza età. (All’interno il brano)
In “Adieu Shangri-La la musica è un mero supporto, un sottofondo alla poesia ed ai contenuti, che sono i veri protagonisti. Un cantautore “vecchio stile”, senza ricercata originalità, poco commerciale, ma estremamente raffinato nella sua semplicità. Un’autobiografia canora che ci racconta le esperienze di un uomo che ha vissuto e che sente il bisogno di tradurre in lirica ciò che è stato. Un album da ascoltare in assoluto silenzio, magari accompagnandolo con un buon vino da meditazione ed un po’ di cioccolato fondente. Chi è attorno alla quarantina si ritrova nelle storie narrate da Mazzei. Il tema scabroso del suicidio, come possibile soluzione, è nel brano iniziale “Fatemi respirare”; chi sceglie la vita vince perché sopravvive. Appunti di viaggi americani, di incontri e di amori nati nel modo più improbabile, costituiscono il testo di “sexy road”. In “Armageddon” Mazzei ci parla della distruzione del mondo ad opera dell’uomo, ed è difficile riuscire a trattare con poesia e quasi con leggerezza questo tema, già molto sfruttato. Shangri-La: quel mondo immaginato da Hilton rappresenta un punto di vista, quello del giovane che scopre la vita e che non ha ancora conosciuto le delusioni. L’addio a questo mondo significa quindi la presa di coscienza di una realtà ineluttabile, vista con gli occhi di una persona matura, disingannata, ma con tanta voglia di vivere. Nel complesso un lavoro ben strutturato, non di immediato ascolto pur se senza eccessive pretese vocali. Un ottimo serbatoio per un “piano bar”.