“PUFF”, IN OTTO TRACCE IL NUOVO ALBUM DI rOMA

E’ di questi giorni la pubblicazione di “Puff”, il nuovo album di rOMA, al secolo Vincenzo Romano, cantautore da circa un ventennio, ha collaborato con diverse band prima di approdare alla realizzazione del suo prino album, nel 2017, intitolato “Solo posti in piedi in paradiso”; segue la pubblicazione di un paio di singoli ed altrettanti videoclip finchè, nel 2021, esce il secondo album intitolato “1982”; ha poi aperto i cocerti di diversi artisti tra i quali Daniele Silvestri, Omar Pedrini, Bugo ed altri; nello stesso anno ha vinto il Premio Bindi prima di approdare alla realizzazione di questo nuovo progetto caratterizzato da otto tracce.

L’evoluzione musicale di rOMA in un paio di decenni è passata attraverso vari approcci musicali, ma la scuola romana di Venditti e soprattutto di Rino Gaetano si fa sentire. Personalmente considero “Tutti i sogni che vuoi” la miglior canzone di questo album che comunque racchiude almeno tre altri brani interessanti anche da punto di vista testuale: “La nebbia” che è una ballata in cui il fantasma di Gaetano si sente più che altrove, “Meridionale” che è un pezzo ruvido, caratterizzato da una buona linea melodica, da un buon testo oltre ad essere una delle canzoni in cui la vocalità di rOMA riesce ad esprimersi al meglio e “I giorni normali”, brano appassionato e ben eseguito (qualche perplessità solo sugli arrangiamenti soprattutto pensando al miagolìo di quella tastiera nella fase strumentale). Per il resto, si risente di una certa ripetitività, c’è a tratti troppa chitarra ed in un paio di circostanze i brani non decollano. Ciò che a mio avviso manca a questo progetto è una canzone che davvero riesca a fare sobbalzare dalla sedia, un brano che sappia emozionare ed incantare. Per questo alla fine si può parlare di un discreto disco e nulla più, piacevole ma non entusiasmante in nessuna delle sue parti, non sempre sorretto da arrangiamenti adeguati pur se, soprattutto dal punto di vista vocale, si percepiscono potenzialità che potrebbero probabilmente toccare corde più profonde.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su google
Google+
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su pinterest
Pinterest

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza cookies per migliorare la tua navigazione, se procedi nella navigazione ne accetti l'utilizzo.