Certo, l’immagine non è delle più rassicuranti e la cascata di decibel potrebbe far pensare altrimenti: ma l’Heavy Metal è la musica preferita e più congeniale ai giovani intelligenti. I giovani sensibili e con quoziente intellettivo più alto, che proprio per via della loro intelligenza trovano difficile inserirsi o adattarsi alla società, sceglierebbero una musica in qualche modo sinonimo di protesta e provocazione per esprimere la loro
rabbia. Lo rivela una ricerca condotta dall’Università inglese di Warwick, non certo solo un’ipotesi strutturata dal sottoscritto che ormai bazzica nell’ambiente della musica heavy e hard rock da almeno piu’ di un ventennio.
Direttamente dal bollettino dell’università.
i ragazzi con Qi alto non riescono ad adattarsi alla società ed esprimono il loro disagio con una musica provocatoria I giovani più intelligenti amano il metal “Faticano ad inserirsi e si sfogano così” La ricerca dell’università di Warwick inverte lo stereotipo dello studente modello che legge molti libri e ascolta composizioni classiche.In molti lo reputano solo rumore. Ma l’heavy metal, secondo una ricerca inglese, è anche il genere musicale preferito dai giovani più intelligenti. Una scelta che nasconde, secondo i ricercatori, una motivazione ‘sociologica’. Cioè i giovani con quoziente intellettivo più alto, che proprio per via della loro intelligenza trovano difficile inserirsi o adattarsi alla società, sceglierebbero una musica in qualche modo sinonimo di protesta e provocazione per esprimere la loro rabbia. La ricerca è stata condotta dall’università di Warwick e presentata oggi alla conferenza della British Psychological Society. I ricercatori hanno esaminato i gusti musicali di 1.057 ragazzi membri della National Academy for Gifted and Talented Youth, un’associazione che raggruppa i giovani tra 11 e 19 anni con i voti migliori rispetto alla media nazionale. Tra questi ragazzi, il 39% ha indicato il rock come genere musicale preferito ed un terzo ha incluso il metal nei cinque generi favoriti. In confronto, solo il 14% ha affermato di amare la musica pop. “La percezione diffusa è che gli studenti di talento amino la musica classica e trascorrano molto tempo a leggere. Ma questo è uno stereotipo poco accurato. E’ vero che alcuni studi collegano l’heavy metal a cattivi risultati scolastici e alla criminalità, ma abbiamo trovato un gruppo di persone che contraddice tutto ciò. Sono ragazzi che fanno fatica ad inserirsi, sono stressati e perciò ascoltano questa musica”, ha detto Stuart Cadwallader, lo psicologo che ha condotto lo studio. (21 marzo 2007)
Ecco che con questa notizia risolleviamo un grande dibattito e cioe’ l’immagine dello stereotipo del rocchettaro, visto vestito di pelle nera,borchie, capigliatura lungo crinita e faccia truce, spesso inneggiante strani idoli infernali e gran consumatore di alcol, certo…questa e’ la visione che puo’ solamente far comodo ad una società bigotta e poco incline allo scambio culturale, certo le mele marce ci sono ovunque ma non bisogna assolutamente negativizzare “per forza” una forma d’arte anche se dura e di forte impatto come la musica heavy metal e se le liriche inneggiano al re degli inferi spesso anzi molto spesso e’ solo un fumetto Horror.
Luigi D’Ambrosio