Almeno questi fanno canzoni! A questo pensavo dopo avere ascoltato i primi tre brani dell’album “Pensiero stupendo universale” dei Riva, un trio formato da Simone Morabito, Stefano Bruno e Flavio Ciotola, ragazzi che hanno alle spalle un solo Ep, realizzato nel 2021 ed intitolato “Ho fatto un po’ di cose” prima di approdare ad alcuni singoli ed a questo album.
Il titolo, quasi epico, potrebbe dare un’idea sbagliata di quelle che sono le canzoni contenute in questo lavoro. In realtà si tratta di otto tracce tutto sommato semplici, sia nella composizione sia negli arrangiamenti ed anche nell’interpretazione. Otto tracce discretamente calibrate, non tutte riuscitissime, ma che almeno nella metà dei casi riescono a proporre brani piacevoli. Ma soprattutto otto canzoni, scritte senza pensare alle mode, alle tendenze, a messaggi più o meno sociali, talvolta in po’ ingenue ma vivadddio, finalmente canzoni! Il punto di partenza di questo lavoro è il cambiamento. Un cambiamento fisiologico quello maturato nei due anni impiegati per portare a termine questo progetto, dopo tanti ripensamenti e tante messe a punto di ogni brano. L’obiettivo finale è una sorta di lieve fuga dal nulla, per vivere pienamente la propria esistenza. Personalmente il brano che preferisco è “Eden” che riesce a mettere, amche dal punto di vista interpretativo, quel pizzico di maturità in più, presupposto che mi pare prezioso in prospettiva di nuovi lavori. Poi un giudizio apertamente favorevole lo esprimerei per “Perso per sempre”, “Avevi ragione” e “Comfort zone”. Come quasi sempre, non ci troviamo al cospetto di opere monumentali, ma di brani di buona fruizione, piacevoli, che in qualche modo tornano a guardare ad un concetto di canzone non completamente snaturato.