“Il mio modo di ballare” è l’ultima fatica musicale del cantautore abruzzese Paolo Tocco. Una raccolta di undici brani molto curati, stilisticamente ineccepibili, musicalmente di livello. Tuttavia, all’ascolto colpiscono le evidenti e fortissime influenze mutuate da diversi grandi figure del panorama cantautorale italiano.
Su tutti, Fossati (in “D’oro e di pane”, poetico brano impreziosito anche dalla voce di Helen Tesfazghi; “Da questo tempo che passa”, “11 Settembre”) e De Gregori, praticamente “clonato” in “Aveva vent’anni” e “Luna nera”, brani talmente “degregoriani” che parrebbero proprio scritti dallo stesso. Non manca qualche sfumatura qua e là a ricordare De André, Carboni e Minghi. Insomma un lavoro che è tutto un risuonare di omaggi, riminescenze, suggestioni ed emulazioni. Rare le eccezioni che sfuggono a questa sorta di coazione a ripetere. Abbastanza personale risulta “Chiodi di pioggia, fiocchi di neve”, ma soprattutto buona la prova fornita in “Occhi di cenere”, anche grazie al piacevole intervento della voce femminile di Elena Dragani. Estremamente ricercati e poetici anche i testi, che però proprio per questo possono risultare a tratti di difficile fruibilità. Un lavoro dedicato a chi ama il genere cantautorale in senso più stretto, a patto di non lasciarsi infastidire da questa tendenza all’emulazione che può parere sconfinare spesso nel plagio stilistico.
