Oma per scoprire la musica del mondo

Si chiama Oma (Orchestra Multietnica di Arezzo) ed è un progetto unico nel suo genere. Un album che, attraverso la musica, sta facendo tesoro degli scambi interculturali che con l’immigrazione si sono fatti vieppiù numerosi e variegati.

 

L’Orchestra è formata da oltre trenta musicisti provenienti da 12 Paesi diversi ed è un laboratorio permanente aperto a nuovi inserimenti. Il progetto è di Massimo Ferri, delle Officine della Cultura ed è sostenuto dall’assessorato alle Politiche per l’Integrazione del Comune di Arezzo. L’album di recente pubblicazione, denominato “Oma portosantagostino” vede l’Orchestra, diretta da Enrico Fink, impegnata in dodici esecuzioni, che si aprono con due brani klezmer di tradizione ebraica, attraversando poi, con suoni e ritmi diversi, in un immaginario viaggio, l’Albania, l’Andalusia, l’Egitto, il Bangladesh, la Romania e la Russia. Una galoppata musicale che reca in un solo cd una ventata di mondo e, nel contempo, porta un contributo alla causa dell’integrazione tra le genti che attraverso l’espressione musicale e culturale coltiva una speranza in più di giungere ad un buon approdo.

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