L’idea è sicuramente interessante: raccogliere in otto tracce alcune delle più famose canzoni italiane che abbiamo quale denominatore comune l’estate (non a caso proprio “Estate” è il titolo della raccolta). A realizzare il progetto è stata la cantautrice milanese Giulia Malaspina che ha messo insieme “Estate” di Bruno Martino, “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo, “Onda su onda” di Paolo Conte, “Tintarella di lina” di Migliacci e De Filippi (il brano fu portato al successo da Mina), “Questa lunga storia d’amore” di Gino Paoli, “Azzurro” di Paolo Conte (brano portato al successo da Adriano Celentano), “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco e “Come un fiore” brano di Giulia Malaspina che si avvale del prestigioso supporto del maestro Enrico Intra e che rappresenta una performance pianistica e vocale di ottima caratura.
La cantautrice ha riletto ciascuno di questi brani in chiave ora jazzistica, ora afro, ora attingendo ai colori latino-brasiliani senza però mai dimentica la melodia italiana che caratterizza buona parte di queste canzoni. Ne è scaturito un progetto che può essere realizzabile solo se coadiuvato da ottimi musicisti come quelli che hanno accompagnato Giulia in questo suo curioso percorso. Una rivisitazione di grandi successi che non risente però di alcun passatismo e che attenua molto la dimensione delle cover come tali, per trasformare ciascuno di questi brani in una vera e propria rilettura, senza però mai alterarne le caratteristiche originali. E’ una di quelle circostanze in cui l’artista sacrifica molto di sè (considerando che Giulia Malaspina è una cantautrice), ma nel contempo offre di sè una dimensione nuova e non meno pregevole, proprio per la qualità di ciascuna di queste esecuzioni e per l’evidente ricerca di dare loro un “abito” nuovo senza mai rinnegare nulla. Un lavoro che merita di essere ascoltato e riascoltato anche da parte di chi non ha anagraficamente la memoria storica di quei brani. Con il brano “Estate”, Giulia Malaspina ha vinto il prestigioso premio per l’arrangiamento “Made in jazz in New York”.