MUJERES CREANDO, STELLE RARE

Quote rosa alle stelle e in questo caso le stelle non sono rare, ad onta del titolo dell’album, se consideriamo che le Mujeres Creando sono cinque musiciste napoletane che hanno realizzato un album in cui musicalità che evocano dimensioni molto popolari vanno a fondersi con testi ed arrangiamenti che rendono il progetto estremamente fruibile e nel complesso piacevole, fatto salvi alcuni cedimenti fisiologici.

S’inizia con “La cruna di un ago” che pone subito in risalto la bella voce di Anna Claudia Postiglione, leader del gruppo ed auttrice o coautrice di tutte le tracce del cd.  “Per sempre e ancora” è una canzoncina ben strutturata, con un andamento assai dinamico mentre “Tangorà” è un brano delicato e quasi sensuale, racchiuso in una tavolozza di colori musicali molto variegati e con in evidenza l’ottimo violino di Igea Montenurro.  “Le stelle sono rare” che dà il titolo all’album,  ha un testo strano, a tratto fragile e musicalmente assai ben sostenuto.  Mentre “Mani fredde” non lascia sensazioni tangibili al contrario di “E je parlo e te”, canzone napoletana (come avrebbe potuto mancare nell’album di una band partenopea?) che nella prima parte, con voce ed arpeggiato di chitarra e quanto di più tradizionale si potrebbe immaginare; poi la canzone acquista corpo e più ampia personalità strumentale. “Ex valzer” mi tranortisce con un  “…l’estate baccheggiante…”, ma poco dopo scopro che deve fare rima con “…le ante…” ed allora tutto è più chiaro. Ancora una volta il violino gioca un ruolo importante e la canzone ha sprazzi di grande vivacità, sino a ricordarci a tratti alcune travolgenti ballate russe. Esito a dirlo, perché la voce di Anna Claudia Postiglione è davvero bella, ma il brano più intenso dell’intero cd è “Rosaspina”, brano strumentale struggente in cui la firsarmonica duetta mirabilmente con il violino conferendo all’insiene strappi di nostalgia e di malinconia che assumuno tinte  forti di un tempo che ciascuno può collocare nel vissuto della propra esistenza. Con “Remedios” si torna ad un brano gradevole, ben eseguito prima di apprdare alla più impegnatuva “Once More” esiguito con Elisabetta Serio. Una canzone che ha una sua ricercatezza, un buon arrangiamento, una buona conclusione di un percoso che non annoia, talvolta sorprende, raramente deludente. Non si può parlare di un capolavoro, ma certo di un buon album, con canzoni che quasi sempre “arrivano”, con alcune buon intuizioni e, certamente, con un manipolo di ragazze che con la musica ci sanno fare e lo dimostrano.  (Mujeres Crendo – “Le stelle sono rare” – Apogeo Records).

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