E’ di recente pubblicazione “Mettiamoci d’accordo”, l’album-esortazione di Emanuele Montesano uscito per l’etichetta Bit & Sound Music. Sono dieci tracce che rimbalzano tra rock e pop con qualche intromissione elettronica, qualche cenno cantautorale (pochi) ed un buon andamento complessivo, anche se le riserve su questo progetto non mancano.
S’inizia con “Fango”, ritmi abbastanza scanditi, struttura piuttosto ricorrente, un paio di escursioni di una chitarra elettrica molto pulita e…la voce di Emanuele, spesso annegata nei suoni. “Nei sogni che farò”, pur essendo un brano decisamente più accattivante di quello precedente, ci fornisce due conferme: musicalmente ci siamo, vocalmente meno. “Tensione” porta la dimensione rock a tinte più marcate, ma il brano in sé non entusiasma. In “Mrs. Jones” incomincio a convincermi che la voce di Emanuele, che sui toni medi si assesta piacevolmente, quando deve affrontare sforzi maggiori risulta spesso troppo “tirata” anche quando ad accompagnarla, come in questo caso, è praticamente solo un pianforte; peccato, perchè anche qui la linea melodica del brano non sarebbe male. “Vuoti a perdere” riporta ad una strumentalità più piena, ma senza decollare, assestandosi in una dimensione rock non di nuovissima concezione. Bella “Intimamente”, canzone ben eseguita ed ottimamente arrangiata, estremamente frubile, dall’andamento agile menre “Fly” è un brano che offre un paio di passaggi ad ampio respiro confermando però la tendenza ad un rock che si assesta su dimensioni già ascoltate, senza quindi concedere nulla ad un poco di ricerca ed all’originalità, talvolta rischiosa, certo, ma che spesso fa la differenza. “Mettiamoci d’accordo”, il brano che dà il titolo all’album, è caratterizzata da un buon testo e qui finalmente la voce emerge con maggiore determinazione per quella che dovrebbe essere. E si chiude con “Foja”, canzone piacevole che, come per tutte le altre, rivela il buon mestiere di chi suona e conferma finalmente una voce meno spersa tra le note. Esistesse ancora la naja, il cantante e compositore cilentano risulterebbe in un’unica soluzione rivedibile ed abile. Rivedibile per quel che riguarda il suo modo di cantare, che francamente non mi ha convinto, se non in pochissimi frangenti. Abile invece per quel che concerne la composizione, per le tematiche di rilevanza sociale che vengono affrontate e per buona parte delle musiche che caratterizzano i brani, pur se un tocco di personalità in più non guasterebbe.