Maia Vidal è una poliedrica artista della musica, di origini statunitensi, trasferitasi nel 2009 a Barcellona, ha al suo attivo tre album ed un ep. L’ultima fatica si intitola “You’re the waves”, contiene dodici tracce, due delle quali in lingua spagnola, le altre in inglese.
E’ il suo modo di approcciarsi alla musica di area indipendente caratterizzato da brani talvolta delicati, altre volte più aggressivi, sempre ben definiti dalla sua voce limpida e penetrante e ben coniugati con una struttura musicale di alta professionalità che si avvale di arrangiamenti frutto di un instancabile lavoro in studio. Detto questo, va però anche sottolineato che le canzoni di Maia non vanno mai troppo oltre un onesto pop, con qualche incursione in un rock molto soft (come nel caso di “Bones”, i brano che apre l’album). Si percepiscono a tratti le svariate frequentazioni con il mondo della pubblicità dell’artista e nella parte centrale dell’album si rischia un pericoloso percorso di sovrapposizione. Nel senso che alcuni brani generano atmosfere così simili tanto da far pensare ad una linea che poco o nulla si discosta nella costruzione di almeno tre/quattro canzoni. Complessivamente ci si trova al cospetto di un prodotto ottimamente presentato (molto ricercato il package, assolutamente di buon livello musicale le varie tracce), che però non suscita emozioni, non genera trasalimenti, non rende indimenticabile nulla di ciò che si va ad ascoltare. Uno dopo l’altro scorrono i brani che potrebbero essere il sottofondo di momenti di relax, senza imporre un’eccessiva attenzione a ciò che si sta ascoltando. (Maria Vidal – “You’re the waves – Crammed Discs)