LUCA BRETTA, UN LUCIDO… DISCONNESSO

Ecco un prodotto fresco, inaspettato, sorprendente. E’ l’album di Luca Bretta, “Disconnesso”, che porta un carico di ironia, di semplicità e di vissuto giovane con un linguaggio immediato ma efficace, metriche sempre azzeccate, sonorità che a volte strizzano l’occhio al rock, come se volessero “tradire” un pop lineare e solo apparentemente facile, ma in realtà percorso da arrangiamenti attenti e nessuna approssimazione.

Dieci tracce più quattro di “bonus tracks” che si ascoltano tutte d’un fiato. A cominciare dalla divertente “Visualizzato” che subito ci immerge nel mondo di Luca. Un mondo nel quale la figura del cupo cantautore, ripiegato sul pianoforte o la chitarra, lascia spazio a quella di un giovane con la faccia da rapper e con la capacità di cogliere il senso di ciò che costella la sua età. “Stonato” è un brano che non può non strappare più di un sorriso, la storia di un aspirante cantante senza troppe speranze. Ma si parla anche d’amore, con “La solita storia” o di un semplice stato d’animo in “Non adesso”. A prevalere è però sempre un modo disinvolto e scanzonato di dire cose anche importanti o di cogliere particolari di vita, come in “La mia cameretta” ove ascoltiamo “…sai quante storie sono nate e andate qui sono passate…tra sogni e strani incontri, panni sporchi, poster storti, peluche morti e amori infranti…e benvenuta nella mia cameretta….” oppure “momenti no” propri di ogni adolescenza e che ritroviamo, narrati con piglio adolescenziale, in “Una serata diversa” che è uno dei brani più belli dell’album. Ma anche “Lei mi fa girare” che chiude il cd e precede le “bonus tracks” è una canzone che non passa inosservata. Le quattro tracce supplementari contengono, tra gli altri, il brano “Mi cascano le braghe” che già nella primavera dello scorso anno, uscito come “singolo”, ci aveva molto incuriositi. Un lavoro di rilievo dunque questo “Dissociato”, per il quale Luca ha potuto contare su collaborazioni di musicisti di ottima cifra e di tecnici che sanno il fatto loro.

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