S’intitola “Radici” ed è il nuovo Ep di Amelia (al secolo Lorenzo Di Pasquale, cantautore abruzzese che ha iniziato il suo percorso esibendosi con diverse band prima di dedicarsi all’attività da solista che lo ha visto già portare a termine diversi lavori in studio e dare vita ad una dimensione live piuttosto intensa). Questo Ep è stato pensato e scritto nei giorni della pandemia, quando lockdown e soste forzate hanno consentito di disporre di maggior tempo per la riflessione su sè stessi e sui valori della vita. Ne è scaturito un progetto che non esiterei a definire riuscito, quanto meno in buona parte.
Qui e là anche Amelia strizza l’occhio al rap, ma lo fa senza toni esasperati e, soprattutto, senza mai tradire quella vena cantautorale che è l’essenza di questo lavoro. Il primo brano s’intitola “Torno in volo”, ha una buona linea melodica e l’insieme del pezzo va in scioltezza in una cornice musicale essenziale. “Quelli com noi” risulta un po’ meno fruibile, il riornello è un po’ “strozzato” e stenta a decollare. “Fuori per sempre” è invece, a mio avviso, il brano migliore che acquista forza anche dal punto di vista testuale e caratterizzato da un arrangiamento più completo e curato. Non è male anche “Che storia” soprattutto nel ritornello che strappa un accenno di rap un po’ tedioso. “Sabato” ci può stare come no, nel senso che non aggiunge e non toglie al pogetto finale mentre “Padre padre” è un altro brano riuscito, che prende spunto da una buona intuizione e la sviluppa con il giusto pathos. Amelia non va mai fuori dalle righe, canta e racconta le sue canzoni con semplicità senza voler somigliare a nessuno. Anche per questo “Radici” è un buon Ep, forse senza eccellenze, ma che si ascolta gradevolmente dall’inizio alla fine trovando sempre un motivo per non distrarsi.