Da pochi giorni è in circuitxione “Radici”, il nuovo Ep di Cheriach Re, una cantautrice di origini comasche il cui vero nome è Valeria Rossi ma che racchiude nel suo nome d’arte quella che è divenuta l’essenza del suo percorso artistico.
Nonna Daria Cheriach ha origini istruane e nonna Giovanna Re è italiana ma ha trascorso praticamente la sua esistenza in Equador. Questo intreccio di mondi e di culture ha indotto Valeria ad unire i due cognomi Cheriach e Re, ma soprattutto ha attivato in lei il desiderio di approfondire meglio le proprie origini e lo ha fatto con lo strumento, quello della musica, più confacente al proprio carattere ed alle proprie aspirazioni. Ne è scaturito questo Ep caratterizzato da cinque tracce che ci rivelano una voce lieve ma dal timbro deciso che volteggia supportata da arrangiamenti minimali, ma sufficienti a generare quell’atmosfera che evoca quasi un senso di solitudine arricchito però da tanti pensieri che tradotti in canzoni danno origine ad un interessante incontro tra folk, pop, dimensione cantautorale e, soprattutto nel brano pià bello del disco, che s’intitola “Puchukai”, a sfumture etniche suggestive. La voce tende ad essere monocorde e non cerca performances sorprendenti, ma è piana, ben modulata, serena alle prese con testi che dipingono sensazioni ed emozioni narrate senza eccessi. Un Ep che qualche anno fa era stato preceduto da un altro Ep intitolato “Lallazioni” e che consiglio volentieru a chi ha il piacere di sentir raccontare.