“Memorie’s” è il debut album dei Commonxperience, una formazione costituitasi negli anni Ottanta quando con il nome Rostas i tre musicisti iniziano a farsi conoscere nei locali emiliani; dopo diverse vicissitudini che vedono anche la separazione del trio, l’avventura riprende nel 2019 con la registrazione del primo Ep intitolato “L’incertezza della prima nota”.
L’album appena pubblicato raccoglie anche alcuni singoli diffusi in questi ultimissimi anni. Ma veniamo alla musica. Il concetto di primo album potrebbe evocare il lavoro di un gruppo di giovani emergenti, ma la storia stessa di questi tre musicisti (Fabio Ammendolia, Pierpaolo Galli e Maurizio Leoni) rivela che si tratta di personaggi non di primo pelo e sufficientemente navigati nel mondo della musica. Ascoltare le loro canzoni è un po’ come rivivere atmosfere a cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta, anni in cui le canzoni avevano contorni definiti, senza troppi fronzoli tecnologici ed affidate all’esecuzione di chi sapeva o non sapeva suonare, sapeva o non sapeva cantare. Sono otto tracce, quasi tutte piacevoli: “Avalon”, “Solo gli dei lo sanno”, “E sarà un addio”, “Memorie di te” sono a mio avviso i brani più riusciti, anche se di veri e propri cedimenti non se ne ravvisano e quindi tutto gira intorno alle linee melodiche ed ad una maggiore o minore fruibilità. Senza iperboli, questi musicisti sanno inquadrare ogni brano con coerenza e mestiere ed il richiamo ad epoche diverse da quella attuale (vorrei dire fortunatamente), non deve essere confuso come una sorta di revival da balera. Si tratta di un modo di pensare alla musica, un modo di interpretarla, che deriva da impostazioni non contemporanee, ma proprio per questo, soprattutto per chi ha già qualche capello bianco, questi brani possono risultare piacevoli oltre che evocativi. E’ un album che consiglierei ad un pubblico più maturo, un pubblico che sa di cosa stiamo parlando, con tutto il rispetto per il nuovo che avanza.