“Lo specchio” è il cd pubblicato da L’Ame Noire, rock band cuneese (esponente del dark rock, secondo la definizione che i quattro musicisti danno alla loro musica nel profolo di facebook che li riguarda). Il gruppo nasce nel 2009 “…con l’intenzione di offrire un rock caratterizzato da temi esistenziali…”. Ottimi propositi, corroborati anche da un’intensa attività live e da alcune collaborazioni interessanti. Ma veniamo all’album più recente.
Dieci tracce di rock allo stato puro, con qualche appannamento. Il limite più vistoso è, ancora una volta, come sempre più spesso si rileva ascoltando le rock band di recente generazioni, la troppo frequente sovrapposizione della musica sulla voce di Maurizio Griglio. Fatto sempre discutibile, ma ancor più se riguarda una band che dice di voler affrontare temi esistenziali e che, quindi, ritiene di avere un messaggio da trasmettere con l’ausilio della musica, certo, ma anche dei testi. Detto questo, i primi due brani ,“E adesso tu” e “Lo specchio” rivelano una musicalità importante, ma tutto sommato tanto semplice, quanto gradevole. “Ti rivedrai” scivola in un disceto anonimato, mentre “Atomizzazione” (con Canone Inverso) riprende quota grazie anche ad un interessante intreccio di voci. “Plastica”, dal punto di vista del rock più ruvido, è probabilmente il brano più coinvolgente mentre un’ottima chitarra solista introduce “Immobile” (con Giuseppe Scarpato). Ciò che rimane non riserva particolari sussulti e lascia spazio ad una considerazione complessiva più ampia: l’impressione è che questa band abbia ottime potenzialità espresse solo in parte, a causa dell’esigenza di approdare ad un prodotto piuttosto omologato ed un poco appiattito sui canoni di ciò che oggi s’intende con la definizione “rock”. Se le briglie venissero lasciate un po’ più sciolte forse i risultati sarebbero più interessanti e meno scontati. La materia prima non manca.
