“INFERNO GRANDE” PER ILPRIMO ALBUM DI NIKI NEVE

Da pochi giorni è uscito “Inferno grande”, il primo album di Niki Neve, al secolo Nicolò Sordo, originario di Colà, sul lago di Garda; personaggio eclettico, appassionato di scrittura ha iniziato con i testi teatrali, ottenendo ottimi riscontri e ricevendo alcuni premi. E’ anche srittore e la sua raccolta di racconti “Col Angels” ha otteuto il premio “Scritture di Lago 2022”. Le sue apparizioni musicali lo vedono in alcune incisioni jazz di Roberto Zanetti (che ha collaborato alla realizzazione del primo album di Niki) ed in qualche escursione sul fronte della musica elettronica.

Ma veniamo a “Inferno grande”, otto tracce non tutte convincenti (un Ep forse avrebbe potuto essere un prodotto qualitativamente più attraente). L’avvio è comunque molto buono con “Il vento sul psese”, brano dal taglio decisamente cantautorale, musicalmente piacevole e molto buono anche il testo che ben inquadra personaggi e situazioni. “L’amore è una cosa meravigliosa” è a mio avviso il pezzo più pregiato dell’album, intenso, ben eseguito nella sua semplicità, arrangiato ottimamente e fruibile senza mai risultare banale. “Carillon” è una canzoncina molto dinamica scandita da un ritmo piacevole ed agile. “Tre becchini” è invece a mio parere il brano meno riuscito, non convince il testo, ma  neppure la cornice musicale. In “Quando il cielo si svuoterà”, la linea melodica torna a farsi più piacevole, il brano ha una struttura classica dal gradevole ascolto, senza sussulti. “Bonne soirèe” è interessante musicalmente, soprattutto grazie alle escursioni di un’ottima chitarra che fa passare in secondo piano un testo banaluccio. “Col Angels” è una piacevole ballad blues ed anche qui la chitarra rende il tutto decisamente più interessante, tanto da rendere la dimensione musicale più attraente del cantato. E si chiude con “Autogol” che riapre gli orizzonti cantautorali ed anche il testo acquista nuovamente sfumature più consistenti per una buona chiusura del progetto. Complessivamente, pensando anche che si tratta di un debut album, il risultato non è male; tra le varie formule proposte da Niki Neve, certamente quella più prettamente cantautorale sembra essere la più convincente, sia per la sua capacità di scrittura, sia per lo sviluppo interpretativo che pare più vissuto.

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