“Past, present and let’s hope” è il titolo dell’album di recente pubblicazione di Daniele Mammarella. Dieci tracce strumentali che vedono il chitarrista alle prese con le sue composizioni (eccezion fatta per “Dune buggy/Grau grau” dei fratelli Guido e Maurizio De Angelis, colonna sonora del famosissimo film “Altrimenti di arrabbiamo” con Bud Spencer e Terence Hill), nessuna delle quali raggiunge i tre minuti, ma che riescono a coinvolgere sin dal primo ascolto per la vivacità delle esecuzioni.
Mammarella, pescarese, ha iniziato lo studio della chitarra con il maestro Benedetto Conte appassionandosi sin da subito ala chitarra fingerstyle (è una citarra acustica che viene usata senza l’ausilio del plettro e quindi favorisce un rapporto più diretto con lo strumento consentendo di agire sulle corde ma, all’occorrenza, anche sulla cassa acustica), ottenendo rapidamente ampi consensi nell’ambito di svariati concorsi. Diplomato al Guitar College of London, oltre che musicista è ora docente di chitarra moderna presso APM di Benedetto Conte. Il suo percorso artistico lo porta ad esibirsi in svariati teatri ove propone il suo repertorio che si rifà alla musica celtica ed al blues, svolge inoltre attività in studio come turnista. Con le nuove composizioni nell’ottobre scorso decide di realizzare il suo primo album che lo accompagna nelle sue numerose performances. La sua musica è subito avvolgente grazie anche ad una tecnica che gli consente di correre agilmente sulle corde producendo suoni ed effetti che rendono il suo progetto ben strutturato, estremamente fruibile (requisito questo non proprio scontato tra gli album solo srumentali, al di fuori dei dischi di classica) e d’impatto non solo tra gli appassionati dello strumento. I tempi contenuti di ogni brano non lasciano spazio alle distrazioni e consentono un ascolto tutto d’un fiato, non senza apprezzare alcuni passaggi più arditi, che non sfociano però mai in un virtuosismo fine a sè stesso. (Daniele Mammarella – “Past, present and let’s hope” – Music Force)
