E’ uscito da pochi giorni “Il lato interiore”, il primo Ep della giovanissima Rosa Amodio, in arte Été, cantautrice di origini partenopee, cresciuta in un contesto familiare nel quale la musica è sempre stata un elemento primario irrinunciabile. Il progetto è caratterizzato da sette tracce che pongono in risalto i chiaroscuri di Été che con slancio ha voluto dare vita a questo lavoro.
“Il lato interiore” pone in risalto sin da subito le potezialità di una cantautrice che è evidentemente ancora alla ricerca di una propria cifra artistica, ma che ha maturato la consapevolezza delle proprie risorse e quindi le mette in campo, non sempre con risultati eccelsi. La voce è forte, cristallina, decisa, sicura e il primo brano, che dà il titolo all’intero Ep, lo rivela in modo inequivocabile; si tratta inoltre di uno dei due brani migliori del disco, come struttura, come esecuzione e come arrangiamento. E’ una canzone con una linea melodica che “arriva” e che coinvolge. “Sulla tua pelle” ci rivela invece un aspetto diverso della cantautrice, una dimesione piacevole che definirei quasi di teatro/canzone perchè l’interpretazione ne rende l’aspetto narrativo più intenso e vissuto. E vi è anche un altro brano in questo Ep, quello che io considero il migliore in assoluto e che si intitola “Giugno 73” (che è la cover di una canzone delicatissima di Fabrizio De Andrè che Été interpreta straorinariamente bene). In quella canzone Été rivela di avere tutti i numeri per dare vita ad interpretazioni intense e teatralizzate, come nella migliore tradizione del cantautorato transalpino, a patto di poter cimentarsi con brani che ne sappiano creare i presupposti. Il resto dell’Ep si dibatte tra canzoni mediocri come “Raggio di sole” o “Come il Titanic” ed altre che mettono sicuramente in luce il suo talento vocale, ma che non hanno nulla per farsi ricordare (e questo mi induce a pnsare che cinque brani in qusto Ep potevano bastare). Va però allo stesso modo detto che canzoni come “Il lato interiore” e “Giugno 73” giustificano da sole il prezzo dell’Ep. Ma, soprattutto, ci dicono che questa diciannovenne ha nelle corde la possibilità di fare grandi cose, soprattutto giocando molto la carta dell’interpretazione che per lei potrebbe rivelarsi vincente. A condizione però di avere le canzoni giuste.