Il funk per parlare di tossicodipendenza

Sono giovanissimi, vengono dalla Calabria e hanno voluto compiere un viaggio musicale attorno alla tossicodipendenza dal titolo emblematico di Appareance. Il loro nome è Syndrome, una band dai ritmi funk che vede Raffaele Bova a chitarra e voce, Emanuele Triglia al basso, Claudio Bruno alla chitarra e Fabio Listo alla batteria. Testi tutti in inglese, una scelta funzionalissima all’amalgama con i suoni meno alla comprensione dei contenuti.

 

Un progetto nato fra le mura degli studi di Maurizio Albanese che qui è anche il produttore. Non a caso il cd è molto curato proprio a livello del sound e del suo amalgama. L’obiettivo di questa giovane band è quello di compiere un percorso lungo i percorsi e i meandri della tossicodipendenza. Pregevole l’intento così come il risultato musicale: una narrazione che racconta i differenti stati emotivi e percettivi di chi è schiavo della droga attraverso il caleidoscopio di ritmi differenti e sfumature musicali variegate. Fa piacere vedere come artisti giovani, messi in mano ad esperti, sappiano coniugare creatività con professionalità. Merce rara di questi tempi. Intendiamoci, niente che stravolga la storia della musica italiana e mondiale, ma senz’altro un disco gradevole anche per i non appassionati del genere. Un po’ meno convincente il video di Angel, il singolo dell’album: bella la fotografia, ma lascia freddi sia l’interpretazione che la sceneggiatura che dovrebbe raccontare il percorso e la conclusione del calvario di un tossicodipendente. Il mastering del disco è stato affidato ai prestigiosi Abbey Road Studios di Londra.

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