“Diverso”, il lavoro che segna il debutto dei Soulftaara, è l’esempio più eloquente di quanto una dimensione artistica di rilievo non la si possa misurare a tracce, ma sempre e solo a qualità. Questa band di Pozzuoli, con soli quattro brani, quindi lo spazio di un Ep, rivela una cifra artistica di primissimo piano in un gradevolissimo tourbillon di neo-soul, funk e jazz.
S’inizia con “Nessuno” che sin dalle primissime battute pone in risalto la voce calda e decisa di Letizia Vitagliano ed i suoni puliti di Lorenzo Catocci alle tastiere, Lorenzo Zollo alla chitarra e tastiere , Pietro Scalera al basso e synth e Cristiano Caiazzo alle percussioni; gli arrangiamenti appaiono subito interessanti e lo saranno anche nei brani a seguire, senza mai cedere alla tentazione di inutili sovraesposizioni. “Banalità” è un brano con un testo vivace e divertente che coniuga la voce qui un po’ più sbarazzina di Letizia con arrangiamenti essenziali ma puntuali e va a chiudere con una maliziosa risatina. “Fermati” dà la conferma che questo lavoro non è alla ricerca di una facile fruibilità, ma guarda a dimensioni musicali più ambiziose; qui anche la voce si fa strumento che rincorre note ed accordi con leggerezza e decisione. E si chiude con “Comunicazione”, a suo modo un brano sorprendente negli arrangiamenti che vanno ad assecondare i ghirigori dei vocalizzi che si fondono con i suoni; più che una canzone questo brano assume presto i contorni di un esercizio vocale che alla fine non fa che porre in risalto l’ottimo lavoro d’insieme di questa band. Se questo Ep segna il debutto dei Soulftaara è intuibile un cammino artistico che saprà suscitare altri consensi ed altri applausi.