“Albero e Terra” è il titolo del nuovo album dei Gran Torino, un duo bolognese formato da Daniele Berni e Marco Paradisi che dopo un lungo percorso artistico intrapreso nel 1998, solo nel 2013 ha deciso di dare vita al progetto culminato con la realizzazione di questo album. Va detto subito che dalla lettura dei testi delle nove tracce proposte in questo disco, emerge una cifra letteraria non trascurabile e scaturiscono dall’ascolto alcune interessanti intuizioni, come quella del brano che dà il titolo all’intero progetto. Ma c’è un problema.
Praticamente tutte le canzoni proposte risentono di una sorta di irresistibile bisogno di captare il consenso della rokketteria più di maniera, un tentativo di correre incontro alla moda che spesso inciampa, proprio in virtù della ricercatezza di alcuni testi, in una dmensione che con il rock potrebbe non avere nulla da spartire. Soprattutto con questo rock, così omologato, quasi sempre uguale, spesso un po’ forzato. Lo si percepisce sin dai primi accordi di “Stesso tempo” (ouverture a base di schitarrate scontate nel rock system di questi anni, per poi cantare “…bastan pochi anni se ti perdi, a cancellare chi davvero sei…” che ha un che di filosofico). Anche “Segni sulla pelle” rivela qualche venatura di romanticismo che annega però presto nel frastuono. E’ inutile a questo punta passare ai raggi “x” ogni brano, tanto tra loro si somigliano per quelle caratteristiche comuni che ogni volta tendono a trasfornare ciò che potrebbe essere un buon pop in un mediocre rock. Non male il brano che dà il titolo all’intero album, grazie anche all’intervento vocale di Francesca Biancoli ed anche per la particolarità della storia narrata, anche in questo caso con intenzioni di discreto tenore letterario. Occorre forse approdare all’ultimo brano del cd, “La tua risposta”, per apprezzare ciò che avrebbe potuto essere e non è stato. Un piccolo rimpianto per chi ascolta, che potrebbe trovare risposte più appropriate in un lavoro più meditato e, soprattutto, più personalizzato sulle corde artistiche e culturali di questo duo.