Esordisce all’insegna dell’ironia e quasi dello sberleffo questo “Non siamo mica le star”, ultimo lavoro del cantautore siciliano Francesco Vannini. Un sarcasmo anche aspro – su modi, mode e vizi attuali e su coloro che vi si conformano – che si percepisce forte e chiaro nel brano d’apertura “Iene”, come in “Resta comodo” e in “Cobalto”, giocate su ritmi veloci e strofe sferzanti.
Uno stile più riflessivo, anche se anche qui venato di considerazioni amarognole, di stampo esistenziale, lo troviamo nel brano che dà il titolo all’album “Non siamo mica le star”, che racconta la difficoltà di campare di chi vive qui e oggi, o in “Lascia in pace il tempo”, rapido ritratto di un addio, come in “Se sono bravi tutti”. Il meglio però forse Vannini in questo cd lo dà quando lascia pieno spazio alle emozioni, come in “Canzoni dentro di me” o in “Preghiera” e in “Qui ora”, dove anche la musica si distende e si fa più melodica e avvolgente. Insomma si tratta di una conferma dell’ottima qualità del lavoro e dello stile di Vannini, che non delude nemmeno questa volta.