EMAN, QUATTRO TRACCE IN TAVOLA PER IL SUO NUOVO EP

E’ di questi giorni l’uscita del nuovo Ep “Distratto”, ultimo lavoro di Eman (al secolo Emanuele Aceto che ha all’attivo tre lbum ed una intensa attività live; il suo genere è un electro-rock con un sottofondo reggae).  L’Ep contiene quattro tracce e personalmente credo (non avendo avuto modo di ascoltare i suoi precedenti album), che abbia compiuto in questo caso una buona scelta poichè i meccanismi compositivi di Eman e Mattia Masciari, che ha collaborato con lui, risentono di una certa ripetitività che estesa su di una produzione più ampia, potrebbe allentare l’attenzione di chi ascolta, sino a disperderla.

S’inizia con “Distratto”, brano che dà il titolo all’Ep, musicalmente vivace, caratterizzato da un ritornello che rimane e che a tratti mi ricorda Rino Gaetano. “Il matto” fa un piccolo passo indietro in termini di fruibilità, conferma un buon ritmo ed un testo venato d’ironia e quindi piacevole. “Cobalto” mi porta alla riflessione riferita poco sopra, nonostnte un arrangiamento più pieno, queste canzoni si somigliano e non è tanto la cifra artistica che ogni artsta dovrebbe ricercare per rendere riconoscibili le proprie produzioni, ma una struttura compositiva che non si stacca da un certo clichè. Lo fa o tenta di farlo, forse, solo con l’ultimo brano, “L’alba” che non genera sussulti, ma è gradevole.  Forse, per riassumere la sensazione che mi ha lasciato questo Ep, dovrei dire che è quella delle canzoncine estive da locale all’aperto o di quei motivetti che si ascoltavano un tempo, al passaggio lento di una coupè sul lungomare. Quindi piacevoli e coerenti, ma delle quali poco rimane.

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