E la Sony divora la storica Cramps

Con un ennesimo, famelico boccone, una delle più potenti multinazionali si è inghiottita altre pagine di storie musicali italiana. La Cramps Records, etichetta che negli anni Settanta imperversava nelle hit nazionali con artisti come gli Area, Eugenio Finardi, Alberto Camerini, gli Skiantos, La Kandeggina Gang e Jo Squillo, ha ceduto il proprio catalogo alla Sony Music. Una notizia molto simile a tante altre, in questi ultimi decenni che hanno visto un progressivo smantellamento del mondo discografico italiano, via via assorbito dalle major. Ma, a voler leggere meglio tra le righe di questa acquisizione, non si può fare a meno di rilevare che la Sony Music, di fatto, acquistanto il catalogo ha fatto proprio un “pezzo” di passato della canzone italiana. Ed il paradosso sta nel fatto che questo gigante tentacolare, per guardare al futuro, ha scommesso sul passato. Una scelta che solo il tempo potrà consentirci di giudicare, ma che apre spiragli nuovi sulle flebili certezze delle stesse major, che evidentemente stanno facendo i conti con un mercato sempre più difficile da conquistare e con bilanci sempre più in affanno. (Un brano di quegli anni è “Favola” di Eugenio Finardi)



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