Maria Laura Ronzoni è una cantautrice italiana, che risiede però in Irlanda dal 2001. E le atmosfere anglosassoni (più che specificatamente irish) sono qua e là percepibili nel suo cd “Calliope”, che si presenta con gli auspici di una “madrina” di assoluto prestigio come Kay McCarthy, famosa autrice ed interprete dublinese, ma naturalizzata italiana: una specie di alter-ego di Maria Laura, ma alla rovescia. (all’interno video e brano)
Si tratta di un lavoro con ambizioni di raffinatezza, ambizioni solo in parte raggiunte. Risultano percepibili sin dall’osservazione del packaging, curato e ben fatto, con immagini dipinte che anticipano i contenuti innegabilmente poetici e profondi dei pezzi contenuti nell’album, composti sia in italiano che in inglese, talvolta utilizzando entrambi gli idiomi nello stesso brano.
Lo stile è coscienziosamente cantautorale, diligentemente adeguato ai canoni tipici del genere. L’apporto musicale però è scarno sino alla povertà: chitarra con qualche sprazzo di armonica. Un accompagnamento che certo non sostiene degnamente i testi, che in alcuni casi sarebbero davvero notevoli, seppur con qualche calo di tono. Sconcerta per esempio l’uso un po’ incongruo, in qualche brano, di un turpiloquio che risulta stonato e fuori luogo, senza rafforzare il senso di quanto comunicato. In effetti è difficile integrare l’occasionale parolaccia senza turbare l’atmosfera poetica di un brano, se non ci si chiama Fabrizio De André. Un lavoro tutto sommato gradevole, che forse risente un po’ troppo dello spoglio ed asciutto stile musicale “on the road” dell’autrice, che ha infatti iniziato la sua attività come artista di strada.