“DEDALO” DEI THE BOWMAN, OTTIME SONORITA’ E VOCE STRAORDINARIA

E’ di recente pubblicazione “Dedalo”, l’album dei The Bowmam, rock band biellese che personalmente credo meriterebbe i riflettori di palcoscenici importanti (e non lo dico per comune appartenenza territoriale). Il disco è caratterizzato da otto tracce, tutte in lingua inglese, ma ciò che più conta, tutte, per una ragione o per l’altra, che meritano di essere ascoltate ed alcune anche riascoltate per apprezzarne le sfumature (per esempio è bellisaimo il pinoforte che compare in modo più percettibile in diversi brani, addolcendone talvolta gli spigoli più aggressivi). Ma, su tutto (e non me ne vogliano gli altri componenti della band poichè credo di interpretare anche una loro consapevolezza) c’è la voce straordinaria di Elisa. Incontri con una voce con quel timbro, con quella forza e, contemporaneaente, quella tecnica, sono dvvero rari nel panorama della musica indipendente con la quale ho frequentazioni quotidiane.

Ma partiamo con l’ascolto. Il primo brano, ottimo biglietto da visita per chi si approccia per la prima volta alla band, è “Big moon”, canzone che a tratti assume contorni quasi epici, strumentalmente impeccabile e nella parte vocale c’è tutto, la grinta del rock che rasenta il metal, il sussurrato, il parlato e c’è anche un ottimo video che accompagna il brano. Si prosegue con “Macine man” che conferma l’intensità del pezzo precedente, voce forte, potente e sul fronte strumentale un rock con una linea melodica coerente.  “Buna cafè” è un bel brano dal ritmo battente, trascinante, eseguito con determinazione e con un bel sorriso finale. “Owners of the world” ha una suggestione tutta sua, questa band mostra un ottimo affiatamento ma, soprattutto, sa “leggere” il rock e lo interpreta con sonorità che non sovrastano, ma che assumono sempre contorni definiti, senza ingerenze e sovrapposizioni, supportato da ottimi arrangiamenti; il brano si chiude con un bel finale. Ed ecco “Time race”, chitarra e percussioni vanno a mille ed anche se il brano è forse un po’ meno fruibile di quelli che lo hanno preceduto, ci pensa la personalità di Elisa a farlo decollare. “Be the one” è una canzone musicalmente molto bella con soluzioni strumentali interessanti, al di là della consueta interpretazione vocalmente impeccabile. E ci si avvia verso la fine con “Can i tough your feelings?” che pur senza rivelare particolari affanni, mi risulta meno convincente, anche se nella seconda parte acquista in energia. Si chiude con “Almond tree”, ottimo atto finale di un album riuscitissimo, occasione per fare risaltare meglio le varie individualità con un finale che assume i contorni di un saluto collettivo molto incisivo. “Dedalo” è un bel progetto ed anche una bella rivelazione per chi non conosceva questa band; la scoperta di una formazione equilibrata fatta da musicisti di ottima levatura che supportano con la giusta carica espressiva una voce straordinaria, contribuendo alla realizzazione di un prodotto assolutamente professionale che consiglio senza riserve.

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