Va dato merito alla band milanese Dax e gli Ultrasuoni, di tentare con sincero impegno di darsi e dare ai propri lavori un tocco di originalità. Nel loro ultimo cd, “Domenica”, la ricerca ed il desiderio di distinguersi dall’indistinta massa degli esordienti o aspiranti tali si esprime in più forme. Innanzitutto l’inusuale packaging di una parte dei cd distribuiti: confezionati in una busta di carta avana simile a quelle del pane, con dentro cd, libretto e… una manciata di coriandoli! Simpatico davvero.
Vi è poi una certa ricercatezza nei testi, che a tratti dipingono immagini, e si addentrano in riflessioni con uno stile non banale. L’esecuzione è gradevole, lo stile musicale un poco retrò (e forse non a caso “Retrò” è anche il titolo di uno dei pezzi), che indulge spesso in atmosfere swing, interpretate da una voce che si potrebbe definire “ammodo” e classica. A chiudere gli occhi, viene in mente l’esibizione di un gruppo di ragazzi in giacchetta e cravatta sul palchetto di una balera di qualche decennio fa. Una serie di canzoni che tentano di mediare tra riflessioni non superficiali ed un tocco costante di leggerezza scanzonata, cercando un equilibrio però francamente difficile. La maggior parte dei brani risulta infatti piacevole all’ascolto, ma non “sfonda”, né musicalmente (non ti entra nell’orecchio, non ti rimane in mente) né coi testi: a volte troppo semplici, a volte un poco involuti, solo a tratti toccano davvero il cuore. Pregevole eccezione, brano che presenta invece una bella completezza è “Coriandoli dentro”, che racconta in modo coinvolgente il tormento e l’imbarazzo di un innamorato troppo timido o forse troppo introverso per esprimere apertamente i propri sentimenti interiori. Nel complesso un lavoro interessante, ed una band che ha qualcosa da dire. Forse non ancora giunta alla piena maturazione, ma promettente.