Il collega Andrea Scanzi su “La Stampa”, nell’introdurre, giorni fa, la 35° edizione della Rassegna sanremese dedicata a Luigi Tenco, incappa in un commento a dir poco infelice, che mette però a nudo un certo modo di concepire il giornalismo, la gestione delle risorse pubbliche e la cultura (SEGUE NELL’EDITORIALE).