Il lungo lockdown non è stato solo un cucinare continuo, i musicisti – non tutti intendiamoci – hanno speso ed investito in quei mesi surreali, a scrivere testi e musica che, da qualche mese a questa parte, stanno affollando le piattaforme di streaming. È questo anche il caso della torinese Beba che, dopo le tante ed importanti collaborazioni con Anna Tatangelo, Willie Peyote e Salmo, ha investito tempo ed energie nel primo disco da solista.
“Crisalide” è per la giovane rapper un nuovo inizio, come uno spartiacque dal passato che l’ha vista protagonista di altri progetti e che le ha dato la giusta carica per gettarsi a capofitto nella pubblicazione del suo disco. Crisalide sono poco meno di 40 minuti per 14 tracce in cui i testi strizzano l’occhio al pubblico adolescenziale. Testi che urlano rabbia e grinta, una voglia appunto di liberarsi ed abbandonare la sua “crisalide” e trovare il proprio equilibrio. Va detto però che Beba, all’anagrafe Roberta Lazzerini, si è avvalsa di nomi importanti quali Carl Brave, Willie Peyote, Miss Keta che le hanno sicuramente dato un ampio margine di serenità. Come dicevo le tracce sono ben 14, un numero che solitamente mi fa storcere il naso quando trattasi di debutti, ma devo dire che Beba ed il suo team hanno realizzato un disco che scorre in modo fluido. Una buona colonna sonora per un viaggio o semplicemente per chi ha voglia di ascoltare musica che non impegni troppo. Da segnalare la titletrack “Crisalide”, “Fya”, “Fili del tram” e “Stupida”.
