“COLLAPSE”, MAGIA TROPPO BREVE DEGLI IN JUNE

Mi è accaduto spesso di scrivere e pensare, lavorando alla recensione di un album, che il prodotto sarebbe stato buono se l’artista si fosse limitato ad un Ep.

Ascoltando  “Collapse” degli In June ho pensato invece che avrei volentieri ascoltato altri brani perchè le tre tracce contenute in questo loro nuovo Ep (tracce tutte puntualmente accompagnate da video) si ha la sensazione che manchi qualcosa, che si sarebbe dovuto andare oltre. Il gruppo è formato da Daniela “Dan” Mariti (voce e chitarra), Mara Graziano (batteria) e Pierpaolo Iulianello (basso); sono romani ed iniziano a lavorare insieme nel 2018 su brani originali e molte serate live finchè, nel 2020, pubblicato i loro primi tre singoli ai quali segue nel 2021 la pubblicazione del primo Ep, “Commons Ground” con il quale calcano palcoscenici nazionali ed internazionali. Questl nuovu lavoro racchiude atmosfere oniriche, quasi magiche, Beninteso, non siamo al cospetto di un  capolavoro epocale, ma quella voce esile, quasi infantile di Daniela, che all’occorrenza sa farsi più decisa, pare farsi largo tra nuvole di suoni con delicatezza e determinazione. Si tratta di canzoni sostanzialmente senza tempo, non fosse per le sonorità ovviamente contemporanee, che possono rievocare ricordi di qualcosa di già sentito (soprattutto vocalmente) come la forse da troppi dimenticata Sandie Shaw, ma anche proiezioni future, in dimensioni astrali, che l’incontro tra voce e suoni sa rendere efficace. Un Ep che sicuramente consiglierei ad un pubblico trasversale, certo di incontrare l’apprezzamento di chi ha qualche capello bianco, ma anche di quei giovanissimi che sanno e vogliono guardare oltre il rap.

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