“Obehi” è il titolo dell’album che segna il debutto di Chris Obehi, un ragazzo nigeriano di 22 anni con la passione della musica (al suo Paese, prima di andarsene, aveva imparato a suonare il basso ed il pianoforte e cantava il gospel). In Italia Chris, ci è arrivato nel 2015, ancora minorenne, come tanti migranti, su di un barcone, dopo cinque mesi di peripezie. E’ approdato in Sicilia, prima a Lampedusa e poi a Palermo e la Sicilia, che lo ha adottato, è diventata la sua seconda patria. Ma lo è diventata a tal punto tanto che, non solo Chris conosce l’italiano, ma canta anche in siciliano, come è possibile rilevate ascoltando il suo album laddove interpreta molto bene una canzone di Rosa Balistreri.
Il progetto “Obehi” si compone di nove tracce interpretate in inglese, italiano, dialetto esan e, appunto, siciliano. S’inizia con “Mama Africa” che apre con voce e chitarra per poi arricchirsi via via di nuovi strumenti; è ovviamente un omaggio alla sua terra, ma con una linea melodica molto occidentale. “100% Amore” ha un andamento più dinamico e qualche citazione africana qui più evidente; è un brano fruibile, fresco. “Mr. Oga” è cantato in pidgin, che è una lingua comune a molti Paesi africani, è un brano piacevole, senza intoppi. “Fly Away” è una storia d’amore che cresce tra l’incredulità generale ed è una canzone molto delicata, con un bell’andamento ed un arrangiamento interessante. “Walaho” è invece un pensiero rivolto alla madre, una sorta di mesto richiamo con un bel giro di accordi di chitarra ed un racconto appassionato. “Without You”, che sposta il pop degli altri brani su di un ritmo più funk, torna a parlare d’amore, ma questa volta di un amore a distanza; interessante in questo brano la voce di Chris he si fa più determinata, sempre con il sostegno di buoni arrangiamenti. “Voice of The Wind” è un brano nuovamente pop con delle belle aperture che sanno cogliere gli stati d’animo di chi è lontano da casa non per suo volere. Ed eccoci al brano più curioso che vede forse per laprima volta un cantante nigeriano interpretare (e con quale convinzione!) una canzone in siciliano; si tratta di “Cu ti lu dissi”, brano di Rosa Balistreri, un’autentica icona della cultura siciliana, brano che Chris considera un suo portafortuna. E si va a chiudere, questa volta in italiano, con “Non siamo pesci” che ha in avvio le note di un pianoforte ed una voce che con molta naturalezza si rifà al dramma dei migranti con un ritornello amaro che recita “…non siamo pesci dentro al mare, non siamo pesci, siamo umani…”. Questo album è il frutto di un percorso che ha visto Chris Obehi partecipare con successo a diversi concorsi (ha vinto il Premio Rosa Balistreri e Alberto Favara ed anche la targa Siae quale giovane autore a Musica contro le mafie) ed approdare ad un contratto discografico con l’etichetta 800A Records con la quale ha realizzato questo suo primo promettente lavoro. Un disco senza cedimenti, ben interpretato, senza picchi di particolare eccellenza, ma di eccellente c’è già il fatto che questo ragazzo, con il vissuto che lo ha spinto ad arrivare sino a noi, abbia in poco tempo saputo realizzare un primo progetto musicale assolutamente piacevole all’ascolto ed arristicamente interessante.