Che pena quelle contestazioni a comando…

Gianni Morandi, all’indomani della chiusura del Festival di Sanremo, svela che le contestazioni ad Adriano Celentano nel corso del suo secondo intervento sul palcoscenico del teatro Ariston, erano pilotate. Non ci sorprende. Ci avrebbe anzi stupiti il contrario. Speriamo di sapere al più presto chi sono i mandanti. Galantuomini che dicono e scrivono che Celentano la beneficienza la dovrebbe fare con i propri soldi e non con quelli dei contribuenti. Dimenticando che quelli guadagnati a Sanremo sono soldi suoi, visto che le prestazioni artistiche e professionali è ancora uso pagarle, nonostante i tempi di crisi. Oppure quelli che hanno voluto rimarcare che la beneficienza si fa e non si annuncia. Fingendo di non sapere che Celentano non avrebbe fatto annunci, non fosse stato accusato di essere strapagato, probabilmente dagli stessi che stavano già organizzando la contestazione della serata finale. Contestazione a comando ed a prescindere. E con questo caliamo il sipario sul festival che se un problema continua ad avere è quello di ignorare sistematicamente gli artisti di area indipendente, succube dello strapotere delle major.

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