Un ciclone di musica e di strumenti. Una tavolozza di generi musicali, spesso solo accennati, attinti dai colori del mondo. Una vivacità che coinvolge e travolge. Sonorità popolari tra le quali spesso si nascondono testi che attingono a tematiche attuali. Tutto questo è “Babilonia”, il cd di Riserva Moac inciso in Germania per l’etichetta Galileo MC a coronamento di svariate incursioni live anche in territorio tedesco.
Un piccolo capolavoro dunque? Non proprio. Perchè in alcuni brani pare non si sia fatto altro che affidarsi al rap più manieristico, infarcendolo con qualche richiamo etnico provenienti dalle sonorità dei balcani, il che non basta per fare di una canzone un prodotto originale. Compaiono qua e là note orientaleggianti, che non sempre paiono andare a coniugarsi coerentemente con gli intenti del brano. Non manca una strizzatina d’occhi allo ska. E c’è anche qualche sfumatura latino/americana che sarebbe apprezzatissima nelle balere ove imperano il liscio ed il revival. Insomma, non sempre le cose sono collocate al posto giusto e parlare do world music appare sinceramente esagerato. Ciò non esclude la presenza di brani assolutamente godibili come “Festa social global underground” o anche “Fight Club” unico brano cantato in inglese del cd. Nell’insieme, dieci tracce ascoltabili con qualche riserva, ma la certezza di un ensemble musicalmente molto disinvolto, con ogni probailità assai più accattivante in dimensione live.
