Avanti tutta. Anzi no, tutti indietro

Il Governo ci ha ripensato ed ha deciso di fare retromarcia sui tagli alla cultura. Andare al cinema non costerà un euro in più, sarà ripristinato il Fus (cioè i finanziamenti per lo spettacolo)  e seppure non vi saranno concessioni particolarmente generose, quanto meno le risorse dovrebbero rimanere quelle dello scorso anno. E’ una buona notizia.

 

O forse è solo una notizia che reca una ventata di buon senso, in un Paese come l’Italia ove di cultura, spettacolo, turismo ed enogastronomia dovremmo poterci vivere tutti e bene, tante sono le bellezze e le risorse che questo Paese può e potrebbe ancor più mettere in campo in quei settori. Compiacciamoci dunque per questa decisione che pone rimedio ad alcuni svarioni imbarazzanti di ministri che probabilmente si erano distratti pensando di vivere altrove. Ma non abbassiamo la guardia nei confronti di coloro che, rubando e truffando sui fondi pubblici destinati alla cultura, si sono fatti case e barche in Italia ed all’estero. E’ grazie a loro che abbiamo corso il gravissimo rischio di vedere chiudere i rubinetti di settori senza i quali l’Italia non sarebbe più quel meraviglioso e sciagurato Paese che tutto il mondo, ammettendolo o meno, ama.

 

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