L’ELETTRONICA DEI DEUX ALPES CON L’ALBUM “TWO”
A cavallo tra l’elettronica pura e la dance, con sonorità che si ispirano a tratti agli ultimi due decenni dello scorso secolo, “Two” è il primo album del duo elettronico milanese Deux Alpes.
A cavallo tra l’elettronica pura e la dance, con sonorità che si ispirano a tratti agli ultimi due decenni dello scorso secolo, “Two” è il primo album del duo elettronico milanese Deux Alpes.
E’ un pop senza una definita localizzazione temporale quello dei MyOwnMine, che si srotola dolcemente in questo loro lavoro “Everything is in perspective”. Dolcemente perché si tratta di un mood suadente dal primo all’ultimo pezzo, a tratti persino tenero.
Dopo un intro sfacciatamente elettronico e vagamente disorientante, questo “Teleskop”, ultimo lavoro del duo fiorentino Aquarama (Dario Bracaloni e Guglielmo Torelli i componenti) ci fionda in un universo vintage, e votato, senza alcun pudore, all’easy listening. Easy, ma estremamente raffinato e composito.
Simpatico l’effetto “capsula del tempo” che regala l’ascolto di questo “Walking On Tomorrow”, ultimo lavoro di Anthony, artista milanese che nella sua presentazione si autodefinisce “compositore, autore, songwriter, arrangiatore e chitarrista”.
Chitarre ottimamente impiegate, melanconia, un soffio di atmosfera psichedelica che rievoca palchi anni ’70, a far da contorno ad una voce solista femminile piacevole, evocativa e davvero originale. Queste le sensazioni predominanti che suscita “In Her Bones”, l’album d’esordio della band Eugenia Post Meridiem, uscito alla fine del 2019.
La sensazione principale che lascia l’ascolto di questo “Borderline”, ultimo lavoro della band bresciana Il Branco Barracuda, è quella di generale insofferenza e fastidio. Verso la vita in genere, e verso certi atteggiamenti ed ambienti in particolare. Una specie di invettiva del singolo dissociato, anche se portata con tentativi di sarcasmo e senza particolare violenza …
Suggerisce un sapore decisamente metropolitano e cosmopolita questo “Streets of Tokyo”, nuovo lavoro dei The Yellow, tanto che fa un po’ specie che le origini del gruppo che ne è autore siano non solo strettamente italiche, ma nemmeno così urbane, essendo la band pugliese. Ma che importa?
Fruibilità. Questa pare essere la parola d’ordine dell’ultima uscita in Ep della band Sartoria Volume. Su basi musicali indubbiamente accattivanti, si srotolano testi ironici sino al sarcastico (“Vi adoro tutti”), dal riflessivo (“Ora d’aria”, “Sirene”) allo scanzonato vagamente criptico (“Ballo coi Serpenti”).
Non per la prima volta su queste pagine ci tocca constatare come fare musica elettronica sia esercizio tutt’altro che semplice. Certo, il mezzo elettronico parrebbe più facile da padroneggiare rispetto alla difficoltà esecutiva della strumentazione musicale classica. Tuttavia non è così.
“Un gran bel tiro”. Con questa espressione gergale decisamente vintage si potrebbe descrivere il contenuto del CD “Da Bomb” del gruppo The High Jackers (trad. I dirottatori). Ed in effetti questi musicisti (tra l’altro: sono ben tredici i componenti della band) ci “dirottano” verso percorsi musicali oggidì parecchio desueti.