Dopo un intro sfacciatamente elettronico e vagamente disorientante, questo “Teleskop”, ultimo lavoro del duo fiorentino Aquarama (Dario Bracaloni e Guglielmo Torelli i componenti) ci fionda in un universo vintage, e votato, senza alcun pudore, all’easy listening. Easy, ma estremamente raffinato e composito.
Già dal secondo brano, “Summer’s Gone”, possiamo apprezzare il notevole livello musicale e degli arrangiamenti, in un brano che ci proietta in una sorta di country rock estremamente melodico, evocante i Crosby Stills & Nash dei primi anni ’70. Si procede con “Bubble Gum” che ci trasferisce verso le calure californiane della surf music. Ancora più indietro nel tempo ci porta “Lucky One”, che in certe parti strumentali fa pensare alle steel guitar di Santo e Johnny, di tanto, tanto tempo fa. “Vietnam” è un pezzo molto dinamico, in cui il ritmo incalzante di basso e chitarre evoca il viaggio e la velocità. Particolarmente eleganti le atmosfere di “The House is Burning” e di “Souvenir”. “Out of the blue” suggerisce occasioni vacanziere, mentre “Moon Landing” chiude la raccolta con i suoi cori rarefatti su una base ritmica nitida e quasi ipnotica. Un ascolto piacevolissimo, grazie anche all’ottima performance vocale, l’inglese perfetto e senza sbavature dei testi, gli arrangiamenti curatissimi. Lavori come questo fanno però sorgere il dubbio che in molti casi stia diventando determinante l’ispirazione e la ricerca nel passato, per arrivare alla creazione di opere che, per quanto nuove e indubbiamente piacevoli e qualitativamente elevate, non sono davvero “innovative”, ma riflessi e spigolature di un passato musicale più “glorioso” rispetto alle attuali tendenze e sonorità.