“Smeraldo” è il titolo del debut album di Ambra Di Marte, cantautrice e performer che con queste dieci tracce dà l’impressione di voler sondare principalmente le sue capacità di approccio con generi musicali diversi per rimanere a guardare l’effetto che fa. Non fosse il suo primo album direi che forse bastava un Ep poichè n
on tutti i brani sono così convincenti. Però. per le ragioni di cui sopra, penso che sia un bene che Ambra abbia voluto realizzare un progetto con il quale presentare tutta sè stessa, nelle sue diverse sfumature, usando tutta la tavolozza dei suoi colori vocali (e va detto che si tratta di una tavolozza ricca ed interessante). Il brano a mio avviso più convincente, che mette in risalto una vocalità matura, decisa, ma nel contempo carico di suadente femminilità è “Vuoto davanti”, un canzone intensa, ben arrangiata ed ottimamente interpretata. Trovo picevole anche “Su Marte” ed è curioso sentire la voce di Ambra alle prese con “Muoviti” che è un brano dinamico, aggressivo, battente che la cantautrice regge con fermezza e grinta. Bella canzone anche “Smeraldo” che dà il titolo all’album, mentre trovo molto divertente ed ironica “Non sono una rapper” che prende un po’ in giro quel modo di fare musica che di fatto musica non è. Questo caleidoscopio di interpretazioni che sanno di percorso anche un po’ sperimentale, aiuta a conoscere la dimensione vocale e musicale di Ambra ed anche a comprendere che la sua voce e la sua personalità si collocano meglio in un genere più adulto e più impegnativo. Vi sono poi un paio di brani decisamente scarsi ed altri appena passabili, ma alla fine resta la sensazione di un progetto interessante e per certi versi anche umile per come Ambra si mette alla prova, forse con l’unica consapevolezza delle sue capacità che in questa fase di ricerca vorrebbe comprendere in che direzione orientare. Mi piace questo approccio e consiglierei sicuramente almeno un ascolto di questo album, sicuramente vissuto e forse anche un po’ sofferto.
