Nonostante la canzone d’autore nella sua accezione più legata ai canoni tradizionali sia da molti percepita come un relitto del secolo scorso, ci sono ancora artisti che, navigando in direzione ostinata e contraria, si riconoscono nel suo linguaggio letterario e nella forma narrativa, senza cedere a mode, convenienze o pudori, confermandone l’adeguatezza a trattare temi senza tempo di cui continuiamo ad avvertire l’urgenza. Alberto Marchetti, attento critico musicale e autore, indossa oggi le vesti di cantastorie, conducendoci per mano in una traversata di mari e destini strappati all’oblio dal potere salvifico della parola dando vita ad un progetto in uscita il prossimo 22 maggio.
Le 10 canzoni de “La musica dell’onda”, che compongono un vero e proprio concept album ad elevata densità, non si sottraggono al rito antico del racconto in rima baciata e si prendono tutto il tempo che serve per passare in rassegna vite ripescate, stenderle al sole ad asciugare e metterle sotto il sale della testimonianza artistica. Intorno, a fare da legante tra le storie, un immenso mare misericordioso che tutto abbraccia, che è chiesa e cimitero e porta in grembo le fortune e le sventure di marinai, esploratori e migranti. A fronte dell’impostazione sostanzialmente classica delle liriche, ricche di suggestioni letterarie come richiede la tradizione cantautorale colta e formalmente scandite da strutture metriche consolidate, il disco colpisce per la ricchezza e varietà musicale, esaltata dagli arrangiamenti di Stefano Ciuffi ed Edoardo Petretti, sotto la supervisione artistica di Alberto Menenti, a cui si accompagna una raffinata qualità esecutiva che tiene saldamente la rotta spaziando dall’etno-folk al rock e dal jazz al prog con virate imprevedibili. “La musica dell’onda”, con le sue correnti, ci guida da Palermo a Ellis Island, evocando Saramago, Kavvadias e un’infinità di altri riferimenti in un continuo gioco di incontri e suggestioni, al punto da essere vivamente sconsigliato a chi sia in cerca di ascolti disimpegnati da sottofondo. Impreziosiscono il lavoro le partecipazioni eccellenti di Lucilla Galeazzi, Michele Gazich, Alessandro D’Alessandro e Thierry Valentini. (Alberto Marchetti – “La musica dell’onda” – Ondamusic 2020)