Addio maestro Pregadio

Oggi parliamo di maestri e lo facciamo in senso positivo, parlando di quelli buoni, astenendoci dal commentare, o denunciare, i fin troppi sedicenti maestri che “lastricano” le strade della buona musica. Insegnare significa trasferire ad altri quanto appreso, ma non solo. Vuol dire prima di ogni altra cosa, riuscire a far amare la musica.Quante ore di studio, buttate su di uno spartito a solfeggiare SOLO per essere in grado di passare l’esame al conservatorio, per dirla con le parole di Bigazzi , nell’interpretazione di Umberto Tozzi:“Amico pianoforte…quante domeniche passate con te di noia e di solfeggio, poi venne Maggio e ti lasciai.

 Ti lasciai per code di lucertole, mele acerbe e bagni a fiume”. La musica imposta come materia di studio, priva di motivazione, di corrispondenza e di sentimento diviene detestabile, anche per quel giovane che all’origine ne risultasse naturalmente attratto.Chiaro è che la musica va conosciuta, capita, interpretata, ma ciò è bello solo se corrisponde ad un’inclinazione ad una “corrispondenza di amorosi sensi”, per citare Ugo Foscolo.Ampia premessa per ricordare un ottimo Maestro che, proprio oggi, ci ha lasciati: Roberto Pregadio. Chi non lo ricorda in quella meravigliosa cornice de “La Corrida”, dove egli sapeva unire l’arte della direzione d’orchestra con quella della mimica, la sua comicità sarcastica e pungente, mai veramente irrispettosa… ci mancherà. Ci mancherà l’uomo di spettacolo, ma anche lo swinger, il compositore ed il jazzista. L’attuale panorama musicale ha bisogno di buoni maestri e sono convinto che, lontano dall’ambiente delle major e dello show business, ve ne siano molti. Questa rivista contribuisce all’emersione di questi talenti, siano essi esecutori, compositori, o direttori…”Voce di uno che grida nel deserto”,  ma lo strumento informatico ed il web sono il miglior deserto del mondo: libero, consultabile da tutti e arrivabile da chiunque. L’educazione musicale ha trovato nel web una nuova agorà, un mondo attraverso il quale insinuare il dubbio e la ricerca del bello della musica in chi vorrà leggere. Un inizio, ma molto importante.

 

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